I due secoli nei quali avvenne la caduta dell’Impero Romano sono molto importanti oggi perché permettono di fare un paragone con quanto sta avvenendo in Occidente. Le similitudini degli eventi impressionano ma evidentemente non insegnano nulla perché stiamo commettendo gli stessi imperdonabili errori. I barbari invasero l’Occidente perché volevano vivere in un mondo civilizzato e godere le sue ricchezze. Inizia quindi il Medioevo, da una parte certamente non facile da vivere, dall’altra via per arrivare al Rinascimento e quindi all’era Moderna. Una strada durata un millennio che dovrebbe insegnare a non commettere i medesimi errori. Il mare Mediterraneo era troppo piccolo per permettere di pensare in grande come invece fecero i popoli che vivevano sull’Atlantico. L’Italia, pur patria del Rinascimento, rimase ancora una volta indietro nella corsa alla leadership delle Civiltà.
Oggi abbiamo lo stesso problema e nessuno in grado dì indicare la strada eppure gli ingredienti per riuscire sono esistenti e disponibili. Pensare in grande può portare a commettere errori ma senza sbagliare non si può imparare. La prima cosa da eliminare è la paura dì sbagliare. La seconda è, se mi permettete, la stupidità.